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La colata lavica, che emerge dall’eruzione vulcanica della Palma, ha raggiunto il mare nella zona della costa di Tazacorte alla mezzanotte di martedì.
QUALI SARANNO GLI EFFETTI?
La popolazione ha potuto vedere solo pietre incandescenti cadere in mare e colonne di vapore acqueo, formate dall’evidente shock termico. Queste colonne possono essere tossiche per gli occhi, i polmoni e la pelle.
L’Istituto Vulcanologico delle Isole Canarie (INVOLCAN) ha già risposto a questa domanda alcuni giorni fa.
Il primo è lo shock termico che si verifica tra le due sostanze. Da un lato, l’acqua ha una temperatura di circa 20ºC, mentre la lava supera di poco i 1.000ºC.
Ciò dà luogo alla formazione dei cosiddetti “pennacchi”; sono colonne di vapore acqueo cariche di acido cloridrico (HCl) a causa del notevole contenuto di cloruri (Cl-) nell’acqua di mare. Fino a 50 metri di altezza.
Questi pennacchi contengono anche minuscole particelle di vetro vulcanico che si formano a seguito della reazione che si verifica quando la lava entra in contatto con l’acqua di mare.
I gas espulsi dal vulcano La Palma sono principalmente anidride solforosa (SO2) e sono altamente irritanti per la pelle, gli occhi e l’intero territorio respiratorio. Quanto ai possibili pericoli delle piogge acide che si verificherebbero con l’arrivo della lava in mare, si concentrerebbero sulla possibilità di rovinare raccolti e agricoltura o di inquinare i terreni, molto più che sui problemi di salute.